Presidente Prete: guardare a immigrazione regolare e formata
Torino, 28 ott. (askanews) – Le imprese italiane non si lasciano scoraggiare dal rallentamento dell’economia europea e dalle tensioni geopolitiche: il 25% delle aziende prevede per il 2024 un giro d’affari in crescita, mentre in un anno crolla (dal 42 al 18%) la quota di chi ha stime negative per il futuro. È quanto emerge da un sondaggio di Ipsos-Unioncamere-Tagliacarne, presentato in occasione della Conferenza internazionale che ha riunito a Torino le Camere di Commercio italiane. Andrea Prete, presidente di Unioncamere. “Noi abbiamo un sistema di imprese che è resiliente, strutturato e che è sempre stato capace di reagire alle difficoltà e alle incertezze. L’Italia ha sempre dato il meglio di sé in momenti in cui c’erano delle preoccupazioni significative. C’è una grande apertura mentale nel percepire le condizioni e reagire in maniera intelligente percependo i percorsi migliori”. Il commissario europeo, Paolo Gentiloni, nella giornata di lavori ha ricordato il ruolo delle Camere di commercio, connettori sul territorio tra pubblico e privato che, ha detto, “possono offrire supporto tecnico e operativo” per la realizzazione del Pnrr.”Ogni Camera di commercio sul suo territorio ha una serie di iniziative a supporto del sistema economico di quel territorio. Conoscono le esigenze, conoscono le strutture economiche dei territori. Sanno anche quali possono essere gli ambiti e le esigenze di sviluppo. Noi dovremo attivarci per un mercato del lavoro che guardi a una immigrazione regolata e formata per introdurre sul territorio delle persone che provengono dall’estero ma hanno un minimo di formazione secondo le esigenze di quel territorio”. Un traguardo che può essere raggiunto, conclude Prete, grazie “alla capillarità” delle Camere di Commercio nel Paese.