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Tumori del sangue, in Italia tra 1.500 e 1.800 pazienti sono trattati con terapie Car-T

SanitàTumori del sangue, in Italia tra 1.500 e 1.800 pazienti sono trattati con terapie Car-T

ROMA – “In Italia fino ad oggi con le Car-T sono stati trattati tra i 1.500 e i 1.800 pazienti, tanti considerando che la prima somministrazione risale al 2019 e che per un lungo periodo solo un centro, presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, è stato autorizzato ad effettuare questi trattamenti. Attualmente sono circa 44 i centri abilitati sul territorio nazionale. Sta maturando anche l’esperienza nell’utilizzo e nella gestione delle terapie Car-T e si accumulano evidenze e dati clinici molto incoraggianti nei linfomi grazie all’aumentata esperienza e all’allargamento delle indicazioni”. È quanto emerso oggi in occasione della tappa romana della campagna itinerante e online ‘Car-T – Il futuro è già qui’, promossa da Ail (Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma) e patrocinata da Fondazione Gimema Franco Mandelli Onlus. La campagna, nata nel 2021, ha l’obiettivo di “informare pazienti, familiari, caregiver e specialisti” e di “migliorare la conoscenza, l’accesso e la gestione dei trattamenti”, con uno sguardo alle esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati e ai futuri ambiti di applicazione.

CAR-T REALTÀ “PRESENTE E UTILIZZATA NELLA PRATICA CLINICA DI NUMEROSI CENTRI”

A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica anticancro, le Car-T (acronimo di Chimeric Antigens Receptor T-Cells), terapie avanzate basate sulla modifica e sul potenziamento dei linfociti T – che in questo modo riescono a riconoscere e aggredire le cellule tumorali – sono una realtà “ormai ben presente e utilizzata nella pratica clinica di numerosi centri italiani”, hanno fatto sapere gli esperti. Si comincia quindi a raccogliere i frutti di questi primi anni di utilizzo e gestione delle terapie Car-T, diventate un “nuovo paradigma di cura per alcuni tumori del sangue, aggressivi e refrattari” e “motivo di speranza per i pazienti dopo tanti fallimenti”. Le Car-T rappresentano dunque la “grande rivoluzione” che sta cambiando gli scenari terapeutici nella lotta contro i tumori del sangue “e non solo”, ha sottolineato durante il suo intervento il professor Franco Locatelli, direttore Area Clinica di Oncoematologia Pediatrica, Terapia Cellulare, Terapie Geniche e Trapianto Emopoietico all’ospedale Bambino Gesù di Roma. “Il bilancio di 12 anni di studi è eccezionale e la ricerca va sempre più veloce- ha evidenziato l’esperto- in Italia sono 5 le Car-T approvate, sulle 6 approvate in Europa e con indicazioni in aumento nell’adulto e nel bambino”.

TORO: “LE CAR-T RAPPRESENTANO PIÙ CHE UNA SPERANZA CONCRETA”

Ma se da un lato aumenta il numero delle Car-T cells autorizzate in oncologia e onco-ematologia (secondo il Report 2019 dell’European Society for Blood and Marrow Transplantation-Ebmt sui trapianti di cellule emopoietiche, le terapie Car-T sono cresciute del 650% rispetto al 2017) e nei laboratori di tutto il mondo la ricerca scientifica avanza velocemente a caccia di nuovi e difficili bersagli da colpire, dall’altro le Car-T come le conosciamo oggi sono “solo il primo passo su un cammino in profonda evoluzione” e ancora “molti gli interrogativi” a cui dare risposte. “Anche se rimangono ancora molte sfide da affrontare per la ricerca e per i clinici e alcuni interrogativi importanti a cui dare risposte- ha detto Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail- le Car-T rappresentano più che una speranza concreta per quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali e il loro impiego sta ottenendo successi insperati fino a pochi anni fa in pazienti che non avevano più alcuna possibilità terapeutica. In questo scenario entusiasmante e in continua e veloce evoluzione, AIL è decisa a restare al fianco dei pazienti e delle famiglie e vuole continuare a promuovere una informazione il più possibile esaustiva e corretta che sia in grado di aiutare i pazienti e gli stessi medici verso le scelte terapeutiche più sicure ed efficaci”.

DOPO MILANO E ROMA, LA CAMPAGNA APPRODERÀ A BOLOGNA

Le attività dell’edizione 2024-2025 della campagna ‘Car-T – Il futuro è già qui’, realizzata con il sostegno non condizionante di Bristol Myers Squibb, Gilead Sciences e Johnson&Johnson, prevedono una landing page dedicata all’interno del sito dell’Ail (www.ail.it) con tutte le più importanti informazioni e aggiornamenti relativi alle terapie Car-T, insieme a una mappa dei Centri autorizzati alla somministrazione. Dopo Milano e Roma, la campagna approderà a Bologna: gli eventi locali coinvolgono specialisti, pazienti, caregiver, volontari Ail e i media per fare il punto sullo stato dell’arte della terapia Car-T, le criticità nelle singole Regioni, le novità, le prospettive e le domande dei pazienti. Le attività di informazione sono arricchite da un video-racconto orale, disponibile sulla landing page di campagna, nel quale Andrea Grignolio, Docente di Storia della Medicina e Bioetica dell’Università San Raffaele di Milano – Cnr Ethics narra il percorso di scoperta che ha portato a questo approccio rivoluzionario nel trattamento dei tumori.
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