Presentati alla Camera risultati ricerca dell’Osservatorio Birra
Roma, 13 ott. (askanews) – Dopo un ottimo 2022 il settore della birra ha subito una frenata nei primi mesi del 2023. Della crisi dei birrifici rischia di risentire una filiera che dà lavoro a 103mila persone e paga allo stato più di 4 miliardi di euro di contribuzione fiscale. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Birra, presentata nella sala stampa della Camera dei Deputati alla presenza di alcuni rappresentati parlamentari. La settima ricerca realizzata da Althesys per l’Osservatorio Birra analizza gli impatti diretti, indiretti e indotti della produzione di birra in Italia: si parla di oltre 10 miliardi di euro di valore condiviso.”Un euro speso nella birra ne crea 7 lungo l’intera filiera – Alessandro Marangoni, ceo Athesys – Il noto contesto macroeconomico sta impattando anche sul settore birrario e questo significa che l’effetto leva moltiplicatrice agisce in questo caso in senso opposto. Quindi un primo semestre dove il valore condiviso si sta un po’ riducendo e dove incombe l’ipotesi addirittura di un aumento della pressione fiscale che andrebbe ulteriormente a deprimere i consumi”.Una crisi del settore può mettere sotto pressione tutta la filiera: agricoltura, trasformazione, produzione, logistica, trasporti, grande distribuzione e ristorazione. E un amento delle accise ricadrebbe, naturalmente, anche sul consumatore.”Un consumatore che acquisti una birra al supermercato, una birra di 66 cl., che è il formato più diffuso, paga circa 40 centesimi di accisa all’interno del prezzo del prodotto, ed è un prodotto abbastanza a buon mercato, spesso in promozione – ha sottolineato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti – Un cliente di un ristorante, di un bar, che paghi una birra alla spina ne paga circa 80 centesimi all’interno del prezzo della birra alla spina che acquista.”In questo momento è necessario evitare che ci sia un aggravio della tassazione specifica sulla birra, perché la birra è l’unica bevanda da pasto a pagare le accise e quindi non devono aumentare”, ha concluso Pratolongo.