(Adnkronos) – “Stiamo registrando molti casi di streptococco, ma non c’è una differenza sostanziale rispetto agli anni passati. Vediamo invece una scarlattina molto ‘cattiva’”, una malattia esantematica contagiosa di cui è responsabile uno streptococco particolare (Beta emolitico di gruppo A), “con un’incidenza alta soprattutto nei bambini. Diciamo che in questo periodo il 40-50% dei bimbi colpiti ha come indicazione l’antibiotico quando normalmente siamo sul 20-30%”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Lamberto Reggiani, coordinatore della diagnostica ambulatoriale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri. Lo streptococco “può dare in alcuni casi delle complicazioni che possono essere anche gravi, reumatismo articolare e ascessi delle tonsille – ricorda – in teoria si guarirebbe dopo pochi giorni ma credo che oggi non valga la pena correre il rischio di complicazioni serie, calcolando che nella fascia 0-3 anni è difficile che il batterio possa dare grandi problemi mentre è tra i più grandi (3-14) che può essere più cattivo”.
Reggiani sottolinea anche come l’infezione da streptococco “non è clima-dipendente” quindi “qualche caso o piccoli focolai continueranno ad esserci anche in estate, visto che chiuse le scuole – che possono essere un ambiente dove il contagio corre veloce tra i bambini – ora partono i campi estivi dove, seppur all’aperto, c’è comunque la presenza di tanti piccoli insieme”. Quello che occorre fare a livello di medicina del territorio, “è intercettare subito i casi di streptococco suggerendo il tampone con il test antigenico rapido, una volta che ho stabilito la presenza del batterio si procede con la terapia”, ricorda Reggiani.
“Nel caso dell’Emilia-Romagna, dove lavoro, abbiamo delle linee guida molto precise per lo streptococco che danno un punteggio in base al quadro clinico e poi si valuta la terapia antibiotica. Ad esempio, se ho una gola infiammata, si assegna un punto; se non ho la tosse – in genere lo streptococco non la porta – ho un altro punto; con una scala da 0 a 5 e sulla base di questo punteggio – conclude – si procede con la terapia della faringotonsillite streptococcica con l’antibiotico raccomandato: l’amoxicillina”.