(Adnkronos) – I giudici milanesi della Sorveglianza hanno concesso i permessi premio a Renato Vallanzasca, per anni simbolo della mala milanese e attualmente detenuto nel carcere di Bollate. E’ dunque stata accolta la richiesta della difesa.
Nell’istanza i legali, gli avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi, hanno ribadito il decadimento neurologico e cognitivo del proprio assistito, ma anche come proprio il poter frequentare (come fatto fino a pochi mesi fa) una struttura rieducativa avesse benefici per il 74enne.
Si tratta di un primo passo positivo per la difesa, la procura generale si era opposta, al lavoro per chiedere (con un’altra istanza) la detenzione in una struttura sanitaria capace di prendersi cura di Vallanzasca.
Il collegio ha ritenuto che le condizioni di salute del 74enne sono stabili e che i precedenti permessi si sono svolti “senza problematiche” con la gestione di Vallanzasca affidata a un accompagnatore, e “a fronte del riconosciuto lunghissimo periodo trascorso in carcere e della necessità di strutturare ‘un percorso di risocializzazione che ad oggi sembra essere stato intrapreso con serietà”, i giudici hanno quindi ritenuto di poter accogliere il reclamo della difesa e concedere i permessi premi di dodici ore da concordare con la direzione del carcere e la comunità.