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Migranti, Pd per abolizione Bossi-Fini: le proposte in campo

Dall'Italia e dal MondoMigranti, Pd per abolizione Bossi-Fini: le proposte in campo

(Adnkronos) – Abolire la Bossi-Fini. Da Latina, alla manifestazione dopo la morte del bracciante indiano Satnam Singh, Elly Schlein ha rilanciato la sfida. Il Pd sta lavorando, Graziano Delrio in particolare, a una proposta da presentare in Parlamento. Alcuni spunti erano già stati messi a fuoco lo scorso gennaio al seminario sull’immigrazione organizzato al Nazareno con il responsabile del settore della segreteria, Pier Francesco Majorino, e concluso dalla stessa Schlein. 

In quella riunione, si parlò di ‘mutuare’ sistemi già rodati come in Canada e Australia per gestire ingressi regolari in Italia per motivi di lavoro “ragionando sulle esigenze del sistema produttivo”, separandoli dalla questione rifugiati che richiede “tutt’altro approccio” e spostando il maggior numero di competenze dal ministero dell’Interno a quello del Lavoro: “La polizia ha ben altro da fare e il problema non è di ordine pubblico”, sottolineò in quella sede proprio Delrio.  

Una gestione dei flussi regolari che potrebbe essere affidata a “sponsor”, come nella proposta ‘Ero straniero’, legge di iniziativa popolare ripresentata nei mesi scorsi in commissione Affari Costituzionali da Riccardo Magi e sottoscritta dal Pd, a partire dalla segretaria Schlein. “Si può far venire in Italia – si legge nel sito della proposta di iniziativa popolare ‘Ero Straniero’ – un lavoratore o una lavoratrice in cerca di un’occupazione, attraverso il sistema dello sponsor (una persona singola o soggetti autorizzati all’attività di intermediazione come associazioni di categoria, agenzie per il lavoro, università, sindacati, patronati, enti del terzo settore, etc”.  

Altro tema su cui ci si è soffermati nel seminario Pd di gennaio era stato quello dei permessi di soggiorno e l’esigenza di semplificare i rinnovi per impedire che le persone scivolino nell’irregolarità sia allungando la durata dei permessi sia affidando ai comuni e non più alle questure la gestione dei rinnovi, trattandosi di questione amministrativa e non di sicurezza. Si rinnova il permesso come si rinnova la carta di identità. Ed insieme a questo favorire i ricongiungimenti familiari.  

Insomma, ribaltare una narrazione sull’immigrazione incentrata sulla paura, sul tema della sicurezza verso un piano legato invece alle esigenze produttive, “con una programmazione che tenga conto dell’interesse nazionale”. E ieri Magi di Più Europa è tornato ad incalzare la maggioranza sulle proposte già depositate: “Tragedie come quella di Latina sono intollerabili: servono massicci controlli di ispettori del lavoro e forze dell’ordine dove si sa che è diffusissimo il caporalato. Ma è anche necessario superare la legge Bossi-Fini. Abbiamo depositato le proposte: il governo cosa vuole fare?”.  

 

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