Min. Interni Balla: accordo non vende pezzo di terra all’Italia
Tirana, 14 dic. (askanews) – Dopo la causa intentata dai deputati dell’opposizione all’accordo con l’Italia sui migranti, la Corte costituzionale albanese ha deciso diriesaminare il caso ed è stata automaticamente sospesa la procedura di ratifica in Assemblea dell’accordo con l’Italia. Da Tirana arriva dunque uno stop all’intesa per la creazione di due centri per migranti nel Paese delle Aquile.”Noi non vendiamo un pezzo di terra dell’Albania. Offriamo questa terra all’Italia come facciamo di solito, ad esempio, quando si crea un’ambasciata. E, diciamo, la responsabilità giurisdizionale spetta al governo italiano, ma per quanto riguarda la proprietà di quel pezzo di terra, appartiene allo Stato albanese” ha detto il ministro degli Interni Taulant Balla parlando del discusso accordo di “solidarietà” sul trasferimento dei migranti.”Il governo albanese ha il diritto di negoziare tali accordi per conto della repubblica d’Albania”, ha aggiunto Balla, definendo l’accordo “completamente basato sulla Costituzione”.Il ministro ha inoltre promesso che non ci sarà “nessuna violazione” dei diritti umani delle persone mandate in Albania. Balla ha definito l’accordo un gesto di “solidarietà” con l’Italia, citando il costante sostegno di Roma all’Albania dopo la caduta del regime comunista all’inizio degli anni ’90.Da Palazzo Chigi non arriva nessun commento, perchè si tratta di un procedimento che riguarda un’istituzione di un Paese sovrano. Quello che filtra, però, è che non ci sarebbe “preoccupazione” per eventuali ritardi nell’attuazione dell’accordo.