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“L’Unione europea resta una priorità per la Georgia”. E il primo ministro aspetta Orban

Mondo“L’Unione europea resta una priorità per la Georgia”. E il primo ministro aspetta Orban

ROMA – L’integrazione nell’Unione europea resta la “priorità” per Tbilisi: lo ha detto il primo ministro Irakli Kobakhidze, esponente di Sogno georgiano, dopo l’affermazione del partito come forza di maggioranza alle elezioni di sabato. Un voto però contestato dalle principali forze di opposizione e dallo stesso presidente della Repubblica, Salome Zourabichvili.

Stando ai risultati ufficiali, Sogno georgiano ha conquistato il 54 per cento dei consensi. Exit poll rilanciati da emittenti di opposizione avrebbero invece indicato un esito differente con in vantaggio un’alleanza anti-governativa formata da quattro partiti.

Durante un incontro con i giornalisti, Kobakhidze ha detto di “aspettarsi una ripartenza delle relazioni” con Bruxelles e ha aggiunto che “si farà tutto il necessario affinché la Georgia sia pienamente integrata nell’Ue entro il 2030”.

Sia l’Unione europea che gli Stati Uniti hanno chiesto un’inchiesta “indipendente” sulla regolarità del voto. La tesi, rilanciata nei Paesi Ue da alcuni partiti, è che Sogno georgiano sia sensibile o addirittura legato agli interessi della Russia. A riconoscere come legittimo l’esito delle elezioni è stato invece Viktor Orban, primo ministro dell’Ungheria e presidente di turno dell’Unione europea, che proprio oggi si recherà a Tbilisi. Il voto in Georgia, già repubblica sovietica, poi in conflitto aperto con Mosca nel 2008, è in evidenza anche sui media russi.

L’agenzia di stampa Novosti dà spazio alle dichiarazioni del presidente del Parlamento, Shalva Papuashvili, che ha accusato il capo dello Stato Zourabichvili di stare preparando “un golpe” insieme con l’opposizione. Il piano, stando a questa ricostruzione, avrebbe previsto in anticipo la denuncia di irregolarità elettorali. Schema e accuse richiamano lo scontro internazionale che sin dai tempi della “rivoluzione arancione” del 2004 ha segnato la storia recente dell’Ucraina.

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