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Lollobrigida incontra omologa colombiana: rafforzare cooperazione

AttualitàLollobrigida incontra omologa colombiana: rafforzare cooperazione

Roma, 3 lug. (askanews) – Rafforzare la cooperazione agricola tra Italia e Colombia, con particolare attenzione alla qualità e allo scambio dei prodotti agricoli come mele, pere, caffè, banane e cacao e alla promozione delle Indicazioni Geografiche. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro al Masaf tra il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e la ministra dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Repubblica di Colombia, Martha Carvajalino.

Durante il colloquio, la ministra Carvajalino ha ufficialmente invitato l’Italia alla Seconda Conferenza Internazionale sulla Riforma Agraria e lo Sviluppo Rurale (CIRADR+20), in programma a Cartagena de Indias nel febbraio 2026. Il ministro Lollobrigida ha accolto con favore l’invito, sottolineando l’importanza del dialogo multilaterale per promuovere la sostenibilità delle aree rurali e affrontare le sfide globali, tra cui il cambiamento climatico.

Sul fronte della cooperazione bilaterale, il ministro Lollobrigida ha ribadito l’interesse dell’Italia ad ampliare l’accesso del Made in Italy agroalimentare sul mercato colombiano, sostenuto anche dall’Accordo di Libero Scambio tra l’UE e i Paesi andini. Da parte italiana è stata offerta collaborazione per sviluppare in Colombia regolamentazioni che possano aumentare il valore dei prodotti agroalimentari prendendo ad esempio i disciplinari europei sulle indicazioni geografiche e sulla possibilità di utilizzare macchinari agricoli italiani la cui versatilità è particolarmente adatta al territorio colombiano. I macchinari sono infatti adatti a territori non pianeggianti e hanno inoltre un impatto ambientale ridotto rispetto alle alternative.

“L’incontro si è svolto in un clima di grande sintonia – rende noto il Masaf – confermando l’impegno congiunto a sviluppare un’agricoltura più equa e innovativa, anche attraverso i programmi di cooperazione internazionale in corso, finanziati da Italia, UE e FAO”.

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