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La Cina assedia il “Mare della morte” con una cintura di alberi

AttualitàLa Cina assedia il "Mare della morte" con una cintura di alberi

Un grande progetto per contenere il deserto del Taklamakan
Roma, 28 nov. (askanews) – La Cina ha chiuso d’assedio del deserto del Taklamakan – il secondo più grande deserto mobile del mondo, conosciuto come “Mare della morte” e raccontato già da Marco Polo – con una cintura di alberi e arbusti, per cercare di mettere sotto controllo le tempeste di sabbia. Lo hanno segnalato oggi i media statali di Pechino.
L'”incircling” del deserto del Taklamakan, situato nella regione autonoma uigura dello Xinjiang, nel nord-ovest della Cina, un’area grande quanto la Germania, è stato progettato per prevenire le tempeste di sabbia, proteggere le infrastrutture locali e promuovere opportunità economiche regionali.
La cintura verde, lunga 3.050 km è stata completata oggi, dopo che l’ultimo lotto di diverse specie di vegetazione è stato piantato nella contea di Yutian, al confine meridionale del deserto.
I deserti mobili, come il Taklamakan, sono caratterizzati da dune di sabbia mosse dal vento e da frequenti tempeste di sabbia, che possono influenzare il clima, l’agricoltura e la salute umana. Circa l’85% dei 337.600 kmq del deserto è coperto da dune mobili.
“L’azione del vento e della sabbia ai bordi del deserto è estremamente forte, e le dune di sabbia si espandono verso l’esterno”, ha dichiarato Lei Qiang, ricercatore presso l’Istituto di ecologia e geografia dell’Accademia cinese delle scienze dello Xinjiang.
Lei ha affermato che l’iniziativa per “bloccare” i bordi del deserto utilizzando cinture verdi e misure di controllo delle sabbie basate sull’energia solare, come i pannelli solari, proteggerà l’ecologia e al tempo stesso salvaguarderà ferrovie e strade.
Ci sono voluti 40 anni per costruire i primi 2.761 km della cintura verde. Nel novembre dello scorso anno, sono stati avviati i lavori per completare gli ultimi 285 km intorno al deserto, secondo l’emittente statale CCTV.
Un esercito di 600.000 persone ha lavorato per piantare specie come pioppo del deserto, salice rosso e saxaul per completare l’ultimo tratto della cintura.

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