ROMA – Cinquecento manifestanti hanno protestato a Kiev per i diritti Lgbtqia+, in occasione del Pride: il primo a due anni dall’invasione della Russia. Hanno partecipato al corteo anche alcuni dipendenti di varie ambasciate occidentali e molti soldati ucraini, impegnati nella guerra, per chiedere i diritti per le persone omosessuali nell’esercito. Per motivi di sicurezza i manifestanti hanno potuto marciare solo per pochi metri ma le tensioni non sono mancate. Alcuni ultranazionalisti hanno cercato di impedire il Pride.
“Nonostante le minacce, la pressione, tutti i pericoli e perfino l’acquazzone, siamo usciti per rivendicare i nostri diritti”, hanno scritto gli organizzatori su X.
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