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Israele, nasce nuovo governo dell’Anp. A Gaza bimbo di 6 anni muore di fame

Dall'Italia e dal MondoIsraele, nasce nuovo governo dell’Anp. A Gaza bimbo di 6 anni muore di fame

(Adnkronos) – Il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammad Mustafa ha formato un nuovo governo nel quale ricoprirà anche la carica di ministro degli Esteri, al posto di Riyad al-Maliki. Lo rende noto l’agenzia di stampa palestinese Wafa aggiungendo che il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas ha dato la sua approvazione al nuovo governo. 

I ministri del nuovo governo palestinese, formato dopo le pressioni internazionali per un’autorità riformata, presteranno giuramento domenica 31 marzo davanti ad Abbas. Il premier Mustafa ha presentato al presidente palestinese la lista dei ministri e il suo programma di lavoro. ”Lavoreremo con l’obiettivo di unificare le istituzioni e per riprendere l’autorità sulla Striscia di Gaza”, ha annunciato il primo ministro palestinese. 

Intanto la situazione a Gaza è sempre più critica. Un bambino di sei anni è morto per fame all’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia. Lo scrive al Jazeera, sottolineando che, come hanno dichiarato le organizzazioni umanitarie, comprese le Nazioni Unite, Israele sta impedendo l’accesso agli aiuti chiudendo i valichi di frontiera e imponendo severe restrizioni.  

L’emittente del Qatar scrive inoltre di una bambina di due mesi, nata durante la guerra a Gaza, ricoverata nello stesso ospedale in terapia intensiva per grave malnutrizione. “La sua età non corrisponde al suo peso. Ha due mesi e pesa solo poco più di due chili”, ha detto un infermiere dell’ospedale. “Ci siamo abituati a ricevere questi casi in gran numero ogni giorno. Spesso portano alla morte”. 

Ed è salito ad almeno 32.552 morti e 74.980 feriti il bilancio dei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre, afferma il ministero della Sanità di Gaza City. 

E soltanto 10 ospedali su 36 rimangono parzialmente operativi nella Striscia di Gaza, dopo che martedì l’ospedale al-Amal di Khan Younis ha cessato di funzionare. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle parole del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, che su X ha sottolineato che “il sistema sanitario sopravvive a malapena”. 

All’inizio della settimana le forze israeliane hanno circondato gli ospedali al-Amal e Nasser, mentre continuavano l’assedio dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, il più grande complesso medico della Striscia. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha detto che uno dei suoi membri del personale è stato ucciso quando i carri armati israeliani si sono improvvisamente ritirati dalle aree intorno ai due ospedali tra pesanti bombardamenti e colpi di arma da fuoco. “Ancora una volta, l’Oms chiede la fine immediata degli attacchi agli ospedali di Gaza e chiede la protezione del personale sanitario, dei pazienti e dei civili”, ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione. 

Intanto il Ministero degli Esteri francese ha annunciato che fornirà più di 30 milioni di euro all’Unrwa. “Daremo il nostro contributo assicurandoci che siano soddisfatte le condizioni affinché l’Unrwa possa compiere le sue missioni in uno spirito privo di incitamento all’odio e alla violenza”, ha detto ai giornalisti il portavoce Christophe Lemoine, senza specificare quando verrà effettuato il prossimo pagamento all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Secondo il programma trimestrale, la prossima tranche è prevista per aprile. 

Sul fronte delle trattative con Israele il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Khalil Al Yahya, ha detto di non essere ”ottimista” in merito a un prossimo accordo sul cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. Intervistato a Teheran dall’emittente Press Tv, Al Yahya ha detto di ritenere che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu voglia prolungare l’attacco a Gaza. 

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