sabato, 19 Luglio , 25

Imprese: Unioncamere, composizione negoziata raddoppia

NewsImprese: Unioncamere, composizione negoziata raddoppia

Report Dati Osservatorio semestrale di Unioncamere

La composizione negoziata raddoppia. Negli ultimi sei mesi sono state effettuate 905 richieste da imprese, segnando un aumento significativamente maggiore rispetto al periodo da novembre 2024 a maggio 2025 (905 contro 410). Dalla sua introduzione nel novembre 2021, le richieste complessive hanno quasi raggiunto le 3mila.

Questi dati emergono dall’Osservatorio semestrale di Unioncamere, dove si evidenzia anche un significativo incremento dei casi di successo riguardanti questo strumento stragiudiziale, creato per facilitare il recupero delle imprese in difficoltà patrimoniale o economico-finanziaria: a maggio si registrano 295 casi, 90 in più rispetto a novembre 2024. Di conseguenza, cresce anche il tasso di successo che nel primo trim. 2025 arriva al 22,5%.

“La composizione negoziata sta iniziando a rivelare tutte le sue potenzialità: le richieste e i casi di successo stanno aumentando costantemente e coinvolgono sempre più imprese di dimensioni maggiori, con fatturati e numeri di lavoratori significativi”, afferma Andrea Prete, presidente di Unioncamere. “È fondamentale, però, attivarsi affinché anche le piccole imprese possano sfruttare di più le opportunità offerte da questo strumento. È necessario inoltre migliorare la cultura finanziaria delle piccole e medie imprese”.

Il numero maggiore di richieste proviene dalla Lombardia, che rappresenta il 24% del totale, seguita dal Lazio con il 10,5%, dall’Emilia-Romagna al 10,1% e dal Veneto al 9,1%. Inoltre, si nota un uso maggiormente elevato da parte delle imprese nel settore dei servizi e della manifattura.

Le chiusure positive si registrano maggiormente nelle regioni settentrionali, con un 23,9%, rispetto a quelle centrali con il 17,4% e meridionali con il 17,9%. Tuttavia, si osserva un aumento della percentuale di successo nelle regioni del Sud, che è passata dal 12,5% nel maggio 2024 al 17,9%.

La composizione negoziata sembra funzionare in modo più efficace per le imprese di dimensioni maggiori e più strutturate. Infatti, le imprese che hanno raggiunto un esito favorevole nella composizione negoziata tendono a essere più grandi di quelle con esito negativo, sia per quanto riguarda il numero di lavoratori (53,4 contro 27,5 in media) sia per il bilancio attivo (33 milioni contro 9 milioni in media).

Esistono diversi fattori che possono svantaggiare le piccole imprese: una minore conoscenza delle finanze e della prevenzione dalle crisi, consiglieri meno qualificati, mancanza di “adeguati assetti” e scarsa attenzione da parte delle istituzioni finanziarie nei confronti dei piccoli debitori.

In aggiunta alla loro maggiore grandezza, le imprese che concludono con successo la composizione negoziata affrontano la crisi in modo più rapido: il 30,5% delle imprese in difficoltà da meno di un mese hanno avuto un esito positivo, rispetto all’11,5% di quelle che sono in crisi da cinque anni.

Ciro Di Pietro

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari