Domani le Conferenze dei Capigruppo di Camera e Senato metteranno a punto un fittissimo calendario
Roma, 24 giu. (askanews) – Con l’approvazione oggi in Consiglio dei ministri dei decreti infrastrutture e campi flegrei, toccano quota dieci i provvedimenti che Camera e Senato dovranno convertire in legge prima di andare in vacanza. Domani le conferenze dei capigruppo di Montecitorio e Palazzo Madama – convocate rispettivamente alle 13,30 e alle 15 – dovranno comporre un calendario per niente facile, fatto di conversioni di decreti a colpi di fiducia, nel quale rischiano di non trovare spazio né i disegni di legge di iniziativa governativa che hanno fatto e che stanno facendo più discutere (abolizione dell’abuso d’ufficio, sicurezza e voto in condotta), né tantomeno le proposte di legge in quota opposizione.
Entro questa settimana la Camera licenzierà il decreto in materia di associazioni professionali a carattere sindacale delle Forze Armate: il provvedimento scade l’8 luglio, deve ancora passare al Senato ma dovrebbe filare liscio come l’olio visto che è condiviso anche dall’opposizione. Potrebbe essere questo l’unico caso in cui non sarà necessaria la questione di fiducia, già data per scontata invece sull’altro provvedimento in scadenza, il decreto coesione. In dirittura d’arrivo al Senato, è atteso alla Camera in aula già venerdì, giornata in cui il governo, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, porrà la questione di fiducia che sarà poi votata in apertura della prossima settimana.
Al Senato, dopo il decreto coesione, è atteso in aula il decreto agricoltura, che dovrà passare anche alla Camera per la conversione entro metà luglio. C’è più tempo per il decreto liste d’attesa, all’esame in prima lettura della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama che ha avviato un ciclo di audizioni informali. Stessi tempi di scadenza più o meno anche per il decreto per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per il G7. Ha iniziato il suo iter in prima lettura in commissione Ambiente.
Alla Camera questa settimana dovrebbe iniziare in commissione Ambiente l’esame degli emendamenti al decreto salva Casa e in commissione Cultura l’esame del dl Abodi-Valditara in materia di sport, sostegno didattico agli alunni con disabilità, regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, università e ricerca. Si tratta di provvedimenti in prima lettura che, una volta passati al Senato, come ormai consuetudine già prima del governo Meloni, saranno approvati con fiducia e senza modifiche.
In attesa di essere bollinati e presentati in Parlamento, oltre ai due decreti approvati oggi in Cdm, anche il decreto sulle materie prime critiche di interesse strategico approvato dal consiglio il 20 giugno scorso. Si tratta di provvedimenti da assegnare in commissione Ambiente, se al Senato o alla Camera è tutto ancora da valutare visto che in entrambi i rami del Parlamento l’VIII è abbastanza ingolfata.
In questo calendario fittissimo che – è la previsione – terrà i parlamentari al lavoro almeno fino al 7 agosto, è stretto alla Camera lo spazio per l’esame del ddl Nordio che prevede l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Arrivato dal Senato a febbraio, dopo mesi di stallo, è stato ripreso in commissione Giustizia e approvato senza modifiche con una maratona notturna la scorsa settimana per approdare oggi in aula per la discussione generale. Altro ddl trasmesso dal Senato ad aprile scorso, quello del ministro Valditara, sul voto in condotta. Anche in questo caso, l’accordo sarebbe di non apportare modifiche a Montecitorio e di tentare l’approvazione entro l’avvio del prossimo anno scolastico. Se sarà praticabile si capirà meglio dall’andamento della capigruppo di domani e dei lavori dell’aula. Ancora meno chanche di essere esaminato in aula prima della pausa estiva il ddl sicurezza, alla prima lettura a Montecitorio.
In questo quadro, non sembrano avere speranze le proposte di legge in quota opposizione come quella sulle carceri di iniziativa di Roberto Giachetti (Iv) discussa oggi in aula alla Camera sulla liberazione anticipata dei detenuti e la pdl Schlein sul servizio sanitario nazionale.