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G7 al via, Meloni ai leader: “Molto lavoro da fare, certa di risultati concreti”

Dall'Italia e dal MondoG7 al via, Meloni ai leader: "Molto lavoro da fare, certa di risultati concreti"

(Adnkronos) – “C’è molto lavoro da fare, ma sono certa che arriveremo a risultati concreti”. Prende ufficialmente in via il 50esimo vertice del G7. La premier Giorgia Meloni, in tailleur rosa confetto con una spilla d’argento G7 appuntata sul petto, è arrivata a bordo di una 500 vintage cabriolet nella location di Borgo Egnazia dove ha luogo il summit. Tra ulivi secolari e un colonnato di tradizionale pietra bianca salentina, la presidente del Consiglio ha firmato il logo del G7 Italia, per poi accogliere i leader che prendono parte al vertice.  

“L’Italia ha scelto di ospitare il summit dei leader in Puglia e questa non è stata una scelta casuale. La Puglia è una regione del Sud d’Italia e il messaggio che noi vogliamo dare è quello di rafforzare il dialogo con le nazioni del Sud globale, perché questa terra è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo”, le parole della presidente del Consiglio aprendo la prima sessione dei lavori del summit. 

Il simbolo del G7, ha continuato la premier, “è un ulivo secolare, con le sue radici solide, le fronde rivolte al futuro e tra le fronde 7 olivi che sono il simbolo delle nostre nazioni che cooperano insieme sulle sfide globali”. Tra gli obiettivi della presidenza italiana c’è quello di “valorizzare quel che ci unisce, rafforzare la nostra collaborazione” e “saper dialogare con tutti, perché il G7 non è una fortezza chiusa in se stessa che deve difendersi da qualcuno, ma un’offerta di valori che noi apriamo al mondo per avere come obiettivo quello di uno sviluppo condiviso”, ha sottolineato. 

“C’è molto lavoro da fare, ma sono certa che in questi due giorni riusciremo a portare avanti un confronto che sarà in grado di regalare risultati concreti e misurabili”, ha detto ancora Meloni. 

“È per noi un orgoglio ospitarvi. Lo è per l’Italia intera – ha continuato rivolgendosi ai leader – e spero che in questi due giorni nonostante si lavori moltissimo riuscirete anche ad assaporare un po’ dell’ospitalità per la quale l’Italia è famosa nel mondo”. 

La prima ad arrivare tra i ‘Grandi’ èla presidente della Commissione Ue uscente Ursula von der Leyen, che Meloni ha salutato con un sorriso e una formale stretta di mano, seguita dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Subito dopo sono arrivati Rishi Sunak – con lui scambio di battute e risate – e il cancelliere tedesco Olaf Scholz: anche con il leader tedesco lo scambio è stato all’insegna di sorrisi e scambi divertiti. A seguire sono arrivati il premier giapponese Fumio Kishida, il canadese Justin Trudeau, ed Emmanuel Macron. Tra il Presidente francese e la premier sorrisi di circostanza e formale cordialità. 

Joe Biden, arrivato in ritardo sulla tabella di marcia, ha poi scambiato un caloroso abbraccio con la premier tra baci e sorrisi. Nell’attesa del presidente americano, Meloni intanto si è concessa un selfie con fotografi e cameraman schierati dietro il cordone per la tradizionale foto di famiglia. Qualche operatore ha scherzato con lei: “Presidente, ora deve taggarci tutti”, “taggo tutti – ha scherzato lei divertita – famo il post più lungo della storia”.  

Segue quindi la tradizione foto di famiglia, con la presidente del Consiglio posizionata al centro, tra Macron e il presidente statunitense. 

Macron a Borgo Egnazia ha intanto in programma diversi bilaterali. Oggi pomeriggio dovrebbe incontrare il premier canadese, Justin Trudeau. Domani mattina incontrerà per una bilaterale il premier indiano, Narendra Modi e nel pomeriggio avrà un incontro con il Papa Francesco e con il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva. 

Il G7 ha fatto progressi “molto buoni” sul tema degli asset russi congelati e i leader dovrebbero arrivare ad un accordo oggi, ha detto intanto il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, in un briefing con i giornalisti prima dell’inizio dei lavori del vertice di Borgo Egnazia. “Nelle discussioni tra le delegazioni del G7 ci sono stati progressi molto buono per raggiungere un accordo. Auspicabilmente per quando i leader si riuniranno oggi avremo una visione comune sul modo di procedere”, ha sottolineato Sullivan, secondo cui “la presidenza italiana del G7 ha fatto un lavoro molto buono per riunire tutti intorno a un tavolo”. “Abbiamo deciso i punti principali – ha aggiunto – ma alcuni aspetti specifici dovranno essere elaborati dagli esperti secondo un calendario definito”. 

Al G7 di oggi in Puglia “attendiamo con ansia decisioni importanti”, ha scritto intanto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, atteso a Borgo Egnazia per la sessione del pomeriggio che sarà in buona parte “dedicata all’Ucraina, alla nostra difesa e alla resilienza economica”. 

Al vertice “parteciperò alle sessioni del G7 e avrò una serie di incontri bilaterali: incontrerò l’ospite del summit, la premier Giorgia Meloni, i premier canadese e britannico, Justin Trudeau e Rishi Sunak, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la direttrice dell’Fmi Kristalina Georgieva”, anticipa il presidente ucraino, ricordando che saranno firmati “accordi di sicurezza bilaterali con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden” e questo “sarà senza precedenti”, e con il premier giapponese Fumio Kishida. “L’intero popolo ucraino, compresi i nostri combattenti, vedono che il G7 sosterrà sempre l’Ucraina: sono grato ai nostri partner perché credono in noi e nella nostra vittoria”, continua Zelensky. 

“Per noi, le questioni principali sono lo sviluppo di una coalizione di caccia, l’accelerazione dell’addestramento dei piloti e la velocizzazione della consegna degli aerei”, elenca quindi le priorità per l’Ucraina, tra cui anche “lo sviluppo del sistema di difesa aerea ucraino basato sui più potenti sistemi occidentali e l’aumento della capacità a lungo raggio, l’approvazione del formato per l’utilizzo delle risorse russe a beneficio dell’Ucraina, in particolare per lo sviluppo della nostra industria della difesa e nella produzione congiunta di armi”. 

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