ROMA – Mark Rutte sarà il prossimo segretario generale della Nato. Klaus Iohannis, il presidente rumeno, si è ritirato dalla corsa, aprendo la strada al primo ministro olandese a lungo considerato il favorito per l’incarico. La mossa è arrivata come ultimo pezzo d’un domino, dopo che il primo ministro ungherese Viktor Orbán aveva ritirato la sua opposizione alla candidatura di Rutte.
L’olandese è stato scelto come candidato di compromesso per la massima carica della Nato, in un momento complicatissimo. Ha raccolto l’accordo unanime dei 32 membri dell’alleanza. E’ considerato un politico esperto della scena internazionale, molto filo-ucraino ma non così aggressivo come i possibili candidati del fianco orientale dell’alleanza.
Rutte ha incontrato Orbán a margine di una cena dei leader dell’Ue all’inizio di questa settimana, al termine del quale Orbán aveva ritirato le sue obiezioni, in cambio di assicurazioni scritte da parte del leader olandese: “Abbiamo raggiunto un importante accordo con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Abbiamo concordato che nessun personale ungherese prenderà parte alle attività della Nato in Ucraina e che non verranno utilizzati fondi ungheresi per sostenerle. Il nostro prossimo passo questa settimana è stato quello di garantire che questo accordo possa resistere alla prova del tempo. Dopo l’incontro di ieri a Bruxelles, il Primo Ministro Mark Rutte ha confermato che sostiene pienamente questo accordo e continuerà a farlo, qualora dovesse diventare il prossimo Segretario generale della Nato. Alla luce del suo impegno, l’Ungheria è pronta a sostenere la candidatura del Primo Ministro Rutte a Segretario generale della Nato”.
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