Il centrodestra conquista Lecce, Rovigo, Caltanissetta e Verbania
Roma, 24 giu. (askanews) – Vittoria del polo progressista nei sei comuni capoluogo di regione al voto, in questa tornata elettorale di giugno che ha visto coinvolti oltre 3.700 comuni. Dopo Cagliari, passato al centrosinistra al primo turno, si sono aggiunti al ballottaggio, Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.
I risultati di questo secondo turno confermano un dato: il campo largo nel centrosinistra – che sta ritrovando una certa compattezza, dopo l’approvazione della contestata legge sull’autonomia differenziata – è forse l’unica formula che può funzionare e che permette di superare il centrodestra. Lo si è visto a Bari con Vito Leccese e a Firenze con Sara Funaro (prima donna sindaco a Palazzo Vecchio): i loro successi rappresentano le affermazioni più chiare del centrosinistra allargato sul centrodestra.
Sorpresa a Perugia, che dopo dieci anni cambia colore dell’amministrazione comunale, passando al centrosinistra grazie al successo di Vittoria Ferdinandi. La psicologa, appoggiata da sette liste tra cui Pd, M5s, Avs e Azione, si è imposta su Margherita Scoccia, dopo un serrato testa a testa. Ferdinandi è anche la prima donna ad ricoprire la carica di sindaco nel capoluogo umbro.
Anche a Potenza Vincenzo Telesca, sostenuto da diverse liste civiche e parte del Pd, ha ottenuto un successo evidente del polo progressista. A Campobasso la candidata del centrosinistra, Marialuisa Forte, è stata capace di ribaltare il risultato del primo turno, imponendosi con il 50,97% delle preferenze davanti ad Aldo De Benedittis del centrodestra, con il 49,03%. Anche Forte è la prima donna sindaco a Campobasso.
Il centrodestra ha strappato tre capoluoghi di provincia al centrosinistra: Lecce con Poli Bortone, Rovigo con Cittadin e Caltanissetta con Tesauro. E sostiene a Verbania l’affermazione ddl civico Albertella. Inoltre conferma le amministrazioni uscenti nelle città di Vercelli con Scheda e Urbino con Gambini.
Scarsa l’affluenza che in questa fine settimana si è fermata al 47,71%; al primo turno è stata del 62,92%.