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Celle ipogee di Melinda, Lollobrigida: modello di sostenibilità

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Il ministro visita alla Miniera di Rio Maggiore in Val di Non

Trento, 13 ott. (askanews) – Un’enorme cavità, fino a 300 metri di profondità, riutilizzata per ospitare le celle naturali di frigoconservazione delle mele: è la ex miniera di Rio Maggiore in Val di Non, dove Melinda ha realizzato il primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione di frutta in ambiente sotterraneo.Le celle ipogee -modello di sostenibilità ed esempio di economia circolare dalle significative ricadute positive sul territorio- sono state visitate dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che le ha indicate come esempio da riproporre. “Sostenibilità ambientale e produttiva, e quindi economica a garanzia di lavoro; filiere che si organizzano in economia circolare che permettono di non buttare niente: è questo che rappresentano le celle ipogee – ha detto Lollobrigida – In una straordinaria cava, dalla quale sono stati estratti materiali da costruzione, è stato installato un luogo di refrigerazione per un prodotto eccezionale tipico della nostra Italia. Le migliori mele del pianeta vengono conservate qui ,in profondità senza consumo energetico particolare, con un abbattimento dei costi di produzione importante, e quindi anche con un abbattimento di costi ambientali. Credo che sia un progetto importante da valorizzare e anche da emulare in altre aree di Italia dove esiste una situazione analoga questa”.La bassa temperatura della ex miniera e l’impermeabilità garantita dalla roccia consentono di impiegare per lo stoccaggio delle mele un quantitativo ridotto di energia: circa il 30% in meno rispetto alla tradizionale conservazione nei magazzini di superficie. Con le celle ipogee si ottiene quindi un significativo calo delle emissioni di CO2 in atmosfera, un importante risparmio idrico nel raffreddamento dei compressori e l’eliminazione dei pannelli coibentanti, tipicamente complessi da smaltire. E si libera spazio in superficie a beneficio del paesaggio e dell’estensione delle coltivazioni.”Siamo molto contenti oggi di aver ospitato qui a Melinda il ministro – ha detto il presidente del Consorzio Melinda, Ernesto Seppi – Lollobrigida è venuto a toccare con mano il lavoro delle quattromila famiglie che rappresentano intero gruppo di Melinda attraverso la vista del nostro sito ipogeo di frigo conservazione naturale, dove conserviamo il prodotto di eccellenza di Melinda”.Le attuali 34 celle per la frigoconservazione delle mele consentono di stivare 30.000 tonnellate di frutti, alle quali si prevede di aggiungere a breve ulteriori 10.000 tonnellate di mele.

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