“Insieme per le donne”, dal 24 al 30 novembre, a favore di D.i.Re
Roma, 24 nov. (askanews) – E’ stata presentata a Roma con un evento che si è tenuto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna la campagna di raccolta fondi “Insieme per le Donne” per combattere la violenza economica. La campagna è stata voluta per il secondo anno da BPER Banca a favore del Fondo Autonomia di D.i.Re che riunisce le organizzazioni che gestiscono centri antiviolenza e case rifugio per oltre 20mila donne ogni anno. La raccolta fondi sarà attiva dal 24 al 30 novembre ed è destinata alle donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza e che non dispongono delle risorse economiche sufficienti per una vera autonomia economica e abitativa.Flavia Mazzarella, presidente di Bper Banca: “Abbiamo avviato una raccolta fondi alla quale parteciperemo direttamente noi ma parteciperanno anche i clienti della banca e anche ai non clienti. Sono iniziative importanti specialmente in momenti come questi. Lo scopo è sempre lo stesso, cercare di essere a fianco delle donne, combattere la disuguaglianza, la mancanza di conoscenza e di elementi per avere poi la capacità di decidere in maniera informata”.L’occupazione femminile in Italia è inferiore al 50%, una donna su quattro è in una situazione di dipendenza economica e quattro su dieci non hanno conti correnti personali. La situazione diventa ovviamente drammatica quando una di loro vuole sottrarsi ad una situazione di violenza. Il 31,6% delle donne accolte nei centri gestiti da D.i.Re ha subito violenza economica. Antonella Veltri, presidente di D.i.Re: “Questa è una campagna e una partnership molto importante per le 107 organizzazioni di donne che lavorano nella rete nazionale D.i.Re, perché va ad incrementare un fondo che all’interno di D.i.Re abbiamo realizzato per dare la possibilità alle donne che sono in uscita del percorso dalla violenza di costruire i primi passi per una vita libera e autonoma, acquistando banalmente degli elettrodomestici, potendo pagare banalmenten il fitto di casa. Credo che sia un fondo assolutamente importamnte che già nel passato ha permesso a 56 donne della nostra ssociazione con i loro figli, e di tante associazioni aggregate a D.i.Re di costruire questa possibilità”.