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Belgio e Italia insieme per la ricerca e il futuro del Biotech

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I premi Early Bioneers, con il contributo di Galapagos

Roma, 24 nov. (askanews) – La combinazione di risonanza magnetica e intelligenza artificiale per ottenere una diagnosi più precoce dei disturbi dello spettro autistico e dello sviluppo. L’automazione delle colture in vitro, il potenziamento delle terapie cellulari attraverso cellule staminali, l’uso di nanofibre ibride per monitorare i flussi metabolici.Sanno di futuro, ma sono già realtà, le biotecnologie applicate a salute e medicina al centro dei progetti premiati per Early Bioneers, iniziativa realizzata con il contributo di Galapagos, azienda biotech belga impegnata nello sviluppo di farmaci innovativi, e con il sostegno dell’ambasciata del Belgio in Italia che vuole favorire la passione, la visione e l’entusiasmo dei giovani desiderosi di sviluppare innovazione nell’ambito del ‘Life Science Biotech’ e delle tecnologie digitali applicate. “La ricerca scientifica – ha detto ad askanews Alberto Avaltroni, vice presidente e general manager di Galapagos Italia – si sta arricchendo di nuove tecnologie, innovative anch’esse, si sta arricchendo dell’intelligenza artificiale. Quindi il panorama che si prospetta è veramente una prateria immensa che va percorsa nel senso dell’innovazione”.Il progetto Early Bioneers nasce anche grazie al protocollo d’intesa firmato dall’ambasciata del Belgio in Italia e Galapagos e si sviluppa con l’obiettivo di favorire il dialogo e il confronto su ricerca e innovazione nel campo della salute, lo studio dei modelli di assistenza sanitaria, lo sviluppo e l’uso delle nuove tecnologie applicate, contribuendo allo scambio di idee e di proposte fra i due Paesi. “L’innovazione – ha detto Pierre-Emmanuel De Bauw, ambasciatore del Belgio in Italia – è un prodotto di collaborazioni, collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato, ci sono investimenti pubblici necessari per avanzare ma anche c’è la parte industriale che è necessaria. L’innovazione nasce anche dalla collaborazione tra Paesi ed a livello europeo abbiamo fatto un avanzamento importante durante la pandemia. Ed anche se la pandemia era una cosa terribile ha permesso di andare avanti sulla collaborazione e noi in Belgio ed in Italia vogliamo procedere insieme nella innovazione biotecnologica. E’ importante”. Menzioni d’onore per le scienze della vita 2023 sono state assegnate a Concetta Quintarelli, docente di ematologia alla Federico II di Napoli; a Giovanni Tria, presidente della fondazione Enea Tech e Biomedical e al professore di pediatria dell’università di Milano Bicocca, Andrea Biondi. “Aggredire una cellula tumorale – ha detto Biondi – controllare una malattia autoimmune: questa è la nuova frontiera che la biotecnologia come nuova pagina della medicina ci sta offrendo”. I premi sono stati dati a Elisa Ferrari, Lorenzo Coppadoro, Nicola Romanini e menzione speciale per l’innovatività a Valentina Onesto. “Il binomio pubblico-privato – ha concluso Avaltroni – è imprescindibile per il successo e la reale fattibilità dei progetti e il reale punto di caduta nella sostenibilità e nel portare innovazione ai pazienti. L’ambasciata belga, noi, ma le istituzioni stesse, i centri di ricerca italiani, abbiamo creato un microambiente sinergico in cui veramente creare e accelerare i processi di innovazione per portare quanto prima terapie sostenibili ai pazienti”.

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