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ARK: cure ortodontiche gratuite a pazienti con esigenze speciali

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Il progetto di responsabilità sociale di Align Technology

Milano, 20 mar. (Askanews) – In occasione della Giornata Mondiale della Salute Orale (20 marzo 2024), Align Technology lancia l’edizione 2024 del suo progetto di responsabilità sociale Act of Random Kindness (ARK). Il progetto annuale si pone l’obiettivo di promuovere l’accessibilità alle cure ortodontiche per pazienti con gravi problemi al cavo orale, disabilità e controindicazioni sanitarie per il trattamento con gli apparecchi fissi tradizionali. Solo in Italia, a partire dal 2021, ben 40 pazienti – che non avrebbero avuto accesso alle cure – hanno potuto beneficiare dell’attenzione e delle competenze degli specialisti che hanno scelto di aderire ad ARK. Grazie al progetto “Act of Random Kindness (ARK)”, Align Technology – l’azienda di dispositivi medici – si impegna per garantire una risposta adeguata ai bisogni di queste persone lavorando a fianco di dentisti e ortodontisti altamente qualificati, compresi professori universitari. ARK è un programma senza scopo di lucro creato da Align Technology, che fornisce trattamenti ortodontici gratuiti ai pazienti con esigenze speciali, coloro per i quali gli apparecchi tradizionali possono essere più impegnativi. Il programma consente ai medici esperti nella terapia con gli allineatori trasparenti di ridurre i costi di trattamento a carico dei pazienti più vulnerabili. Tra i pazienti idonei ci sono le persone che hanno problemi di salute, come sindromi genetiche, disturbi cranio-facciali o palatoschisi, nonché quelli che presentano controindicazioni ai trattamenti basati su apparecchi fissi tradizionali. Lanciata nel 2015 in Italia, l’iniziativa si è diffusa negli ultimi anni in Europa, nelle Americhe e nel Medio Oriente. Ad oggi il programma esiste in più di 20 paesi in tutto il mondo, dalla Bulgaria, al Regno Unito, alla Slovacchia fino agli Emirati Arabi. La Dottoressa Mercedes Revenaz, dottoressa in odontoiatria e specializzata in ortodonzia, fa parte del programma ARK dal 2018 e ha recentemente spiegato perché fa davvero la differenza per i pazienti con esigenze speciali. Prerequisiti medici “Sono spesso casi complessi a livello di operatività clinica, per i quali è difficile impiegare gli strumenti tradizionali, come le impronte dentali e per i quali non è consigliabile adottare apparecchi fissi a causa delle potenziali complicazioni. È qui che le tecnologie digitali possono essere veramente utili. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che per alcuni genitori di bambini e adolescenti con disabilità, malattie neurologiche croniche o disturbi neuropsichiatrici, il trattamento ortodontico può non essere considerato una priorità. Questo non perché sia meno importante per la salute del figlio, ma perché ci riferiamo a famiglie che spesso passano da uno specialista all’altro, da un neurologo a uno psichiatra, da un logopedista a un neuropsichiatra o a un fisioterapista, il che rappresenta un notevole peso sia per i genitori che per i piccoli pazienti. Per questo è importante facilitare il processo e rimuovere il più possibile alcuni ostacoli” afferma la Dottoressa Revenaz. “Tra i bambini con cui ho lavorato nel corso degli anni, ricordo il caso di un giovane paziente che ha iniziato il trattamento all’età di 10 anni. Purtroppo, durante la prima infanzia, a causa di un ependimoma, aveva subito molteplici interventi chirurgici, perdendo la sensibilità in metà del corpo, compresi i muscoli facciali, con conseguente asimmetria motoria e incapacità di aprire completamente la bocca. Si trattava di una condizione molto delicata, che non solo comprometteva la masticazione, ma comportava anche un’occlusione gravemente alterata, destinata a peggiorare nel tempo. In effetti, il mio approccio basato sulla scansione intraorale dell’arcata dentale e sull’uso di allineatori trasparenti mi ha permesso di eseguire una procedura clinica meno invasiva, riducendo al contempo il tempo complessivo alla poltrona. Il tempo di trattamento è, infatti, un aspetto da non sottovalutare, soprattutto quando si tratta di pazienti che spesso non tollerano sedute lunghe di una o più ore come quelle richieste da un trattamento tradizionale. È indubbiamente un impegno professionale e sociale. È un’opportunità che ho sentito di dover cogliere e che continuerò a perseguire”. Fausto Grossi, Senior General Manager di Align Technology Italia dichiara: “ARK è un progetto che ha dimostrato il suo impatto positivo, fornendo cure ortodontiche gratuite a pazienti con esigenze speciali. Grazie alla collaborazione di medici straordinari, la vita di molti giovani pazienti è stata trasformata. Crediamo fortemente in questo programma e ci auguriamo che altri medici possano essere coinvolti per far curare sempre più bambini in Italia e nel mondo”. La gestione di un trattamento ortodontico in casi come quello raccontato dalla Dott.ssa Revenaz può risultare particolarmente complessa, ma grazie a iniziative come il progetto ARK è possibile abbattere quelle barriere economiche, sanitarie ma anche sociali che rischiano di escludere i bambini e gli adolescenti (e le loro famiglie) che ne hanno davvero bisogno. Il vero valore dell’iniziativa ARK si manifesta nell’impatto positivo che genera sui pazienti e sulle loro famiglie.

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